26. IL GIARDINO SONORO - RIFLESSIONI FINALI E BIBLIOGRAFIA
La campagna intorno a Brentonico
Difficile dare un giudizio a posteriori sull’attività svolta, sicuramente mi sembra importante lo spirito che l’ha animata, secondo anche quanto riportato dalla citazione di John Cage all’inizio del blog, un desiderio di compiere un’esperienza, un viaggio insieme a un gruppo di compagni, studenti e colleghi della Scuola Media di Brentonico che al di là dei risultati concreti ha permesso di sperimentare delle nuove modalità di riflessione sul mondo che ci circonda.
Mi sembra utile ripercorrere in questo ultimo post le fasi che hanno caratterizzato questo progetto, una sorta di vademecum, consentendo a chi leggerà il blog di avere degli spunti per la riflessione sul rapporto uomo-ambiente e sull’ascolto nella realtà quotidiana attraverso una modalità laboratoriale, esperienziale, in cui la dimensione della riscoperta di un sentire è forse la nota più significativa di questa percorso.
Seguono quindi una descrizione sintetica del progetto svolto e una bibliografia minima a cui fare riferimento per le tematiche affrontate.
1. I presupposti:Le difficoltà di concentrazione e di ascolto riscontrati all’interno delle prime classi della scuola media e la scelta del Consiglio di Classe di dare una risposta operativa altra attraverso una modalità laboratoriale e pluridisciplinare.
2. La creazione del blog “Il Giardino Sonoro” come mezzo per tenere un diario sulle attività svolte e attuare una condivisione del progetto nelle sue componenti nelle diverse fasi.Ndr.: A chi fosse interessato al suo percorso esperenziale, si consiglia di partire dal primo dei 26 post che raccolgono l’attività didattica dedicata al Giardino Sonoro, che ha coinvolto buona parte dei ragazzi della scuola media di Brentonico, per comprendere appieno lo sviluppo graduale e le emozioni che hanno caratterizzato l’attività.
3. La scelta del titolo dell’attività “Il Giardino Sonoro” intende mettere in contatto due aspetti fondamentali della nostra vita: l’ambiente e l’ascolto. E’ racchiusa in questa definizione una doppia attività che si è articolata durante le lezioni del mattino (Giardino Sonoro) e un laboratorio pomeridiano dedicato alla creazione di una colonna sonora per un video “Mr Bean at the Hotel” realizzato interamente in lingua inglese nel precedente laboratorio. Le due attività pur partendo da attività analoghe (la passeggiata sonora) hanno preso poi strade autonome anche se sempre all’interno del tema dato.
La serra in primavera
4. Ambiente
a. Una visita alla serra in ogni stagione – luogo privilegiato, habitat prescelto, in cui il rapporto uomo-ambiente si concretizza in uno spazio definito e si lega anche ad un discorso economico;
b. Approccio sensoriale: la vista l’(impatto visivo della serra nelle diverse stagioni), l’udito (i suoni della serra e del paese), l’olfatto (i profumi emanati dalle piante e dalle erbe), il tatto (la scoperta tattile delle piante), il gusto (la degustazione di sciroppi, gli assaggi di erbe e la loro utilizzazione nella preparazione di pietanze alimentari);
c. Studio della stagionalità dei diversi tipi di colture: fiori, erbe, ortacee;
d. La costruzione di un erbario personale;
e. Visita al Centro di formazione alla montagna di Candriai per rivivere il rapporto con la natura e confronto con un diversa specificità di ambiente naturale.
Importante in ciascuna di questa fasi l’uso della fotografia e di strumenti di registrazione portatile da parte dei ragazzi come mezzo per esprimere la propria emozione ma anche come strumento di lavoro e memoria.
5. Ascolto
a. La passeggiata sonora (soundwalk) è il punto d’incrocio ideale della riflessione tra ambiente e l’ascolto attento degli elementi sonori presenti nel modo quotidiano. Tale attività è stata caratterizzata dalle seguenti fasi: la meditazione iniziale, la passeggiata (come riappropriazione di una dimensione d’ascolto personale) e il riascolto dei suoni registrati e il confronto con gli appunti presi durante l’attività;
b. Il diario sonoro - attività parallela, condotta in collaborazione con l’insegnante di lettere Mima Passerini, in cui i ragazzi hanno annotato per un certo periodo un suono quotidiano che li aveva colpiti e il suo legame con l’emozione derivata;
c. L’ascolto dei suoni del bosco durante la vista al Centro di formazione della montagna a Candirai.
Passeggiata sonora (soundwalk)
a. Passeggiata sonora: riscoperta dei suoni dell’ambiente (meditazione, rilevazione suoni, riascolto);
b. Esercizi con gli oggetti quotidiani e rivelazione delle loro qualità sonore; il concetto di risonanza; la pratica ludica dell’improvvisazione collettiva con oggetti della vita di ogni giorno;
c. Esercizi con strumenti musicali e scoperta delle possibilità timbriche “altre” di ogni strumento: voce, percussioni (legni, metalli), flauti, chitarra; la pratica ludica dell’improvvisazione collettiva con strumenti;
d. Creazione della colonna sonora (soundtrack) attraverso l’elaborazione (sound editing) al computer dei suoni registrati durante le precedenti attività laboratoriali: i suoni registrati durante la passeggiata sonora e i suoni ricavati da oggetti quotidiani (soundscape) + i suoni prodotti da strumenti musicali;
e. Strumenti di elaborazione audio – video utilizzati:
Registratore audio portatile;
Software per l’editing audio: Audacity Freeware;
Software per l’editing video: Magix De Luxe, Windows Movie Maker.
Registrazione e elaborazione dei suoni
7. Collegamenti con altre discipline:
I collegamenti con le altre discipline sono stati fruttuosi e hanno permesso di aprire delle nuove finestre di senso rispetto al percorso dato.
Ecco quindi in collaborazione con le docente di Scienze Mariapia Conzatti, la costruzione di un erbario e con la collega di Lettere Mima Passerini la creazione di un diario sonoro quotidiano. Interessante in questa prospettiva, durante il riascolto della passeggiata sonora, la riflessione sull’uso di un vocabolario appropriato per definire i suoni (il cinguettio degli uccelli, ad esempio). L’uso della lingua inglese, vista anche la presenza dell’insegnate, è stato costante attraverso l’acquisizione di un vocabolario funzionale alle attività di volta in volta prescelte. Anche l’insegnante di Arte Lucia Lonoce ha ripreso l’argomento, riproponendo nel corso delle sue lezioni il disegno dei fiori fotografati dagli alunni durante le visite alla Serra.
Unico aspetto negativo è stata la difficoltà a portare a compimento la stessa attività del Giardino Sonoro nell’analoga classe prima, a causa di difficoltà organizzative che ne hanno inficiato la realizzazione finale.
8. Prodotto Finale:
L’attività pomeridiana di Play Time si è concretizzata nella realizzazione della colonna sonora (soundtrack) e della sonorizzazione (soundscape) del film “Mr Bean at the Hotel” con i dialoghi creati dai ragazzi in lingua inglese e mostrato ai genitori in un incontro collegiale.
L’attività del Giardino Sonoro si è invece concretizzata in 3 Powerpoint (estate esclusa, a causa del periodo di vacanze scolastiche), ciascuno creato da un diverso gruppo di ragazzi della classe e dedicato ad ogni singola stagione, che sono stati presentati dai ragazzi stessi in un incontro con i genitori alla presenza del proprietario della serra, Paolo Passerini. Nell’occasioni sono stati anche mostrati dai ragazzi gli erbari prodotti e lette da ciascuno di essi alcune delle pagine dei diari sonori da loro stessi creati.
La serra - macchie di colore
BIBLIOGRAFIA
1. Il paesaggio sonoro. Aspetti metodologici e pratici
Schafer R. M., Il paesaggio sonoro, Milano, UNICOPLI, 1977. Titolo originale: The Tuning of the World, McClelland & Stewart, Toronto/ Knopf, New York, 1977.
Schafer R. M., Educazione al suono – 100 esercizi per ascoltare e produrre il suono, Ricordi, Milano 1998. Titolo originale: A Sound Education – 100 Exercises in Listening and Sound–Making, 1992.
Schafer R. M., La nuova orchestra: l’universo sonoro, Suvini Zerboni, Milano 1988. Titolo originale: The New Soundscape, 1969;
AAVV a cura di Antonello Colimberti, Ecologia della Musica (Saggi sul paesaggio sonoro), Donzelli Editore, 2004.
Si vedano in tal senso anche i contributi di Albert Mayr, Hildegard Westerkamp e Barry Truax.
2. Riflessione sull'ascolto e l'ambiente
Diana Williams, Il laboratorio dell’attenzione uditiva (suoni, rumori, ascolto attivo), Erickson, 1999. Titolo originale: Early Listening Skills, Winslow Press Limited, Oxon, UK, 1995;
Coralli M., Lecardi P., Novarini E., Silvotti L., Laboratorio delle stagioni (Giocare, costruire e imparare con i materiali naturali), Erickson, 2006.
Edgar Morin, La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, 2000. Titolo originale La tete bien faite, Seuil, 1999.
3. Riflessione suono / rumore
Schaeffer, P., Solfège des objects musicaux, France, Le Seuil 1966;
John Cage, Silenzio, Shake Edizioni, 2010. Titolo originale Silence, Wesleyan University, 1961;
Edgar Varese, Il suono organizzato", Milano, Ricordi-Unicopli, 1985;
Russolo, Luigi, L’arte dei rumori, Edizioni futuriste di “Poesia”, Milano 1916, (Stampa Alternativa, 2009).
Brentonico